Le azioni negli Stati Uniti sono scese giovedì, con l'S&P 500 che ha perso lo 0,3%, il Nasdaq che è sceso
dello 0,2% e il Dow Jones che è crollato di circa 330 punti, trascinato dal calo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce sono crollate di oltre il 18% dopo che la società ha mancato la crescita dei ricavi e delle vendite. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe sono in forte ribasso (-3,5%). Tra le megacapitali, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite, mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a rimanere in verde. Nel frattempo, il sell-off dei Treasury si è fermato, con i nuovi dati economici che hanno dato un po' di sollievo al fatto che la Fed ha spazio per tagliare i tassi di interesse quest'anno. La crescita del PIL degli Stati Uniti è stata rivista al ribasso all'1,3% nel 1° trimestre, in linea con le aspettative, soprattutto a causa del rallentamento della spesa dei consumatori. Inoltre, i prezzi PCE sono aumentati leggermente meno di quanto inizialmente previsto e il rapporto sulle richieste di indennizzo è risultato leggermente superiore alle previsioni. Gli operatori si concentreranno ora sui dati dell'inflazione PCE previsti per domani.
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