Il FTSE MIB è sceso di oltre l'1.2%, attestandosi sotto al livello di 28.900 giovedì, rispecchiando l'andamento delle sue controparti europee, soprattutto a causa del segnale della Fed secondo cui i tassi di interesse rimarranno più alti per un periodo prolungato.
Inoltre, gli operatori attendono le decisioni sui tassi d'interesse della Banca d'Inghilterra e digeriscono una pausa a sorpresa nella campagna di rialzo dei tassi da parte della banca centrale svizzera. Sul fronte societario, le aziende petrolchimiche sono tra le più colpite finora dal continuo calo dei prezzi del petrolio. Saipem (-4,2%), Tenaris (-3%) ed Eni (-1,5%) sono tra i titoli che hanno registrato le performance peggiori. Inoltre, anche le utility stanno vivendo una giornata negativa, in particolare Enel (-2,2%). D'altra parte, Unicredit è stato il top performer, aggiungendo quasi l'1,9% per raggiungere 23,5 euro, il suo massimo da gennaio 2016.
******mercato debole con vendite diffuse*****
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Il rendimento del Tesoro BTP a 10 anni ha appena raggiunto il livello più alto dal 2013. In quasi tutte le conversazioni di mercato c'è qualcuno che dice di non riuscire a credere a quanto stanno guadagnando in interessi sui loro contanti.
I rendimenti sono irresistibili, soprattutto perché la globalizzazione sembra essere in crisi. La Cina ha appena tagliato i tassi d'interesse per cercare di proteggere la seconda economia mondiale dallo scivolare sempre più nel caos.
La debolezza degli utili non è di buon auspicio per un mercato azionario che sale per inerzia trascinato dal momentum, dal trading di eventi e dalla convinzione che qualcuno pagherà sempre di più per quello che avete appena comprato.
Nelle scorse settimane abbiamo suggerito strategie in opzioni che potrebbero trarre vantaggio da un mercato in rialzo senza richiedere di rischiare tanto quanto si farebbe acquistando azioni, come ad esempio gli spread di opzioni call.
Inoltre abbiamo suggerito l'acquisto di opzioni put singole o a spread sul mese di ottobre e novembre per coprirsi da un calo se indice dovesse scendere sotto 27500-27000 supporti importanti di questo canale rialzista.
L'andamento dell'economia presenta rischi di ribasso per le azioni e di rialzo per i prezzi delle obbligazioni. Tassi d'interesse più alti e più lunghi significano che le pressioni sulle valutazioni del mercato azionario persisteranno. Nello scenario più cupo di un'economia più debole, che spinge a ridurre i tassi, gli utili rischiano di essere inferiori alle aspettative.
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