Il rendimento del BTP decennale italiano è salito al 4,5% a fine febbraio, ai massimi dall'inizio dell'anno, mentre le aspettative di un'insistente stretta monetaria da parte della BCE hanno continuato a mettere sotto pressione le obbligazioni europee. I dati sull'inflazione di Francia e Spagna sono stati superiori alle
previsioni del mercato a febbraio, rafforzando la retorica del Consiglio sui prevalenti rischi di rialzo della crescita dei prezzi. Inoltre, i dati PMI più forti del previsto nel blocco valutario hanno aggiunto un margine di manovra per i prossimi rialzi dei tassi. A livello nazionale, il rischio di credito dell'Italia ha continuato a preoccupare gli investitori, dato che il paese altamente indebitato collocherà 320 miliardi di euro di obbligazioni BTP a medio e lungo termine con tassi di interesse storici.
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