Il FTSE MIB è sceso dell'1,3% sotto quota 28.150 martedì, estendendo le perdite per la sesta sessione e sottoperformando nettamente gli altri benchmark azionari in Europa dopo che l'Italia ha annunciato a
sorpresa una tassa sui profitti inattesi delle banche, mettendo sotto pressione il pesante settore finanziario milanese. La decisione del governo italiano è stata presa quando l'inattesa contrazione del PIL del Paese ha sollevato preoccupazioni sulla capacità di Roma di contenere l'impennata del debito, mentre i principali istituti di credito italiani hanno riportato una serie di bilanci più solidi del previsto e hanno aggiornato le previsioni per il secondo trimestre, favoriti dall'aumento dei tassi di interesse della BCE. I colossi del credito Intesa Sanpaolo e UniCredit sono crollati del 6,6% e del 5,5%, mentre BPER Banca e Finecobank hanno perso più del 7% ciascuna. In calo anche i produttori di energia.
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