L'indice FTSE MIB è sceso dello 0,3% a 26.500 mercoledì, estendendo le perdite della sessione precedente e seguendo lo slancio negativo delle altre borse europee, mentre i mercati continuavano a valutare gli ultimi dati per avere indicazioni sulle prospettive politiche della BCE.
L'inflazione in Italia è scesa meno del previsto al 7,6% a maggio, compensando il rallentamento più rapido del previsto in Francia. Nel frattempo, il PIL nazionale è stato rivisto per mostrare un tasso di crescita più elevato rispetto alle stime precedenti, sottolineando la resistenza delle economie europee alla stretta della banca centrale e aggiungendo un margine di manovra per ulteriori rialzi dei tassi da parte della BCE. Le azioni legate alle materie prime e i titoli del settore auto hanno guidato le perdite sul fronte societario, con Eni che ha perso quasi l'1% e Iveco, Stellantis e Pirelli che hanno perso l'1,5% dopo la delusione dei dati PMI cinesi. Anche il pesante settore delle utility di Milano è rimasto in rosso, riducendo i guadagni di inizio settimana.
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